Nella giornata di oggi, ci sarà uno sciopero dei controllori Enav e delle compagne che forniscono voli low cost: numerosi i disagi.
I controllori di volo Enav hanno annunciato che, nella giornata di oggi 17 luglio, è stato indetto uno sciopero generale. Quattro ore di stop, dalle 14 alle 18, rischiano di causare numerosi disagi negli scali dei voli aerei.
Anche diverse compagnie low cost hanno annunciato che prenderanno parte allo sciopero indetto dai controllori Enav: “Condizioni contrattuali in linea con il contratto nazionale del trasporto aereo”. Con lo sciopero, i controllori di volo Enav lasceranno a terra decine e decine di aerei. Ritardi e cancellazioni trasformeranno il volo di andata o di ritorno dei passeggeri in un vero incubo.
Gli scioperi delle compagnie low cost
Anche diverse compagnie low cost hanno annunciato che prenderanno parte allo sciopero, a causa delle condizioni in cui sono costretti a lavorare. Tra queste, Ryanair, Malta Air, Easyjet, Volotea e la società Crew Link. Gli orari degli scioperi delle low cost sono sempre dalle 14 alle 18.
A causa degli alti costi delle materie prime e della carenza di personale, molti voli di diverse compagnie aeree sono cancellati. Il turismo aereo è ripartito con il piede sbagliato quest’anno. Carenza di personale, aumento dei prezzi e scioperi stanno causando numerosi problemi al settore delle compagnie aeree. Milioni i voli low cost cancellati per l’estate.
Le organizzazioni sindacali che hanno indetto la protesta: “Ci auguriamo di avere al più presto risposte concrete per assicurare alle lavoratrici e ai lavoratori condizioni di lavoro dignitose. Così da poter evitare ulteriori disagi ai passeggeri in questo periodo estivo”.
E continuano: “I lavoratori italiani di Ryanair, Malta Air e Crewlink rivendicano condizioni contrattuali e salariali in linea con il contratto nazionale del trasporto aereo ed inoltre acqua e cibo per gli equipaggi, spesso impossibilitati a scendere dall’aereo anche per 14 ore consecutive e la cancellazione dei tagli ai salari introdotti per fronteggiare un periodo di crisi non più attuale”.